Le trasformazioni che stanno investendo la famiglia pongono molti interrogativi ai genitori che diventano sempre più insicuri rispetto ai propri compiti, valori, e modelli di riferimento.
La crescente richiesta sociale a trattare tematiche legate alla genitorialità, tuttavia, non può trovare risposte esclusivamente cognitive (come le numerose formazioni che vengono offerte ai genitori), ma merita attenzione anche su un piano più emotivo.
Ecco perché la proposta è diventata quella di far incontrare i genitori, coordinati da uno psicoterapeuta, per parlare e per confrontarsi attorno al faticoso mandato di crescere i figli e renderli capaci di cavarsela in questo mondo così complesso.
Ciò che rende speciale un’azione che sembra semplice e quotidiana è lo spazio che il coordinatore psicoterapeuta predispone per questo conversare, dove il condividere sia effettivamente capace di aiutare.
Partecipare permette di:
Allenarsi a dare parola a ciò che si prova e apprendere nuove modalità per uscire dai sentimenti di impotenza, rabbia, delusione, inadeguatezza, colpa, che notoriamente fanno parte del compito genitoriale.
Riconoscere nell’altro aspetti di sé e contemporaneamente essere visti come persone portatrici di esperienze e significati.
Promuovere l’appartenenza e la coesione e far sentire ogni componente parte integrante di un processo vitale, di crescita e di sviluppo.
La formula, già sperimentata all’interno di servizi educativi per l’infanzia e l’adolescenza, è quella del gruppo medio (dai 10 ai 20 genitori). La metodologia di conduzione prevede la partecipazione attiva dei genitori.