Questo progetto nasce da alcune riflessioni emerse all’interno del direttivo dell’ANVA (Associazione Nazionale Venditori Ambulanti), in occasione della presentazione del progetto Punto di Ascolto Impresa, di cui sono referente in Confesercenti. L’assemblea si è molto interrogata attorno al tema “crisi”, condividendo come il cambiamento, che sta attraversando oggi il mondo del lavoro, sia molto complesso ed investa più livelli, portando con sé molteplici conseguenze. Vi è accordo sull’interpretazione che vede nella “crisi” il ribaltamento delle proprie sicurezze e la necessità di intraprendere dei cambiamenti sostanziali, che coinvolgono l’identità professionale e personale, oltre che il proprio modo di vedersi e di percepirsi. Questo processo muove nell’individuo risonanze emotive complesse, che richiedono un impegno notevole per essere modulate e gestite. D’altra parte la dimensione lavorativa e quella affettiva sono inevitabilmente interdipendenti; l’operatività non può essere separata dalla vita emotiva e relazionale, se non a caro prezzo, cioè con ripercussioni sul benessere personale, dell’individuo e dei gruppi a cui egli appartiene. In questo senso, le emozioni, se non adeguatamente elaborate, possono rappresentare un ostacolo al cambiamento, piuttosto che il motore di processi creativi e innovativi.
A partire da tali considerazioni, si è accolto il bisogno di avviare un processo che trasformi le emozioni scaturite dalla e nella crisi in “opportunità per apprendere” e si è proposto uno degli strumenti elettivi per raggiungere questo obiettivo: il gruppo operativo. Il gruppo operativo è un dispositivo ampiamente applicato nei contesti istituzionali poiché permette ai soggetti che ne fanno parte di apprendere, andando oltre gli stereotipi, e di creare pensieri inediti, a partire dalle processualità che essi stessi generano e di cui sono in primo luogo responsabili.
L’ipotesi è che l’analisi e l’elaborazione degli affetti che circolano nella riflessione del gruppo offra l’opportunità di cambiare prospettiva e di guardare ai problemi con un approccio più ampio e ricco.